Lanciato nel 2018, il progetto "Les Jeunes comme Levier du Développement Inclusif du Maroc" (I giovani come leva per lo sviluppo inclusivo in Marocco) si é concluso il 31 marzo 2021, dopo 39 mesi di grandi gioie e soddisfazioni.

Realizzato da OVCI in partenariato con la Rete Nazionale per lo Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria (SIBC) e l’Associazione Casa Lahnina, il progetto ha beneficiato di un finanziamento dell’Unione Europea e di un contributo da parte dell’Associazione spagnola Manos Unidas.

71 giovani marocchini sono stati coinvolti e grazie alle competenze specifiche ricevute, hanno potuto seguire a domicilio 606 bambini e giovani con disabilità e le loro famiglie nelle regioni di Casablanca-Settat, L'Oriental, Souss Massa e Tanger-Tetouan.

I ragazzi hanno elaborato un piano di intervento per tutti i beneficiari del progetto, individuando e promuovendo le competenze necessarie per realizzarlo, hanno identificato le risorse presenti nella loro comunità, affrontando insieme le sfide e gli ostacoli incontrati lungo il percorso. Tutto questo é stato realizzato grazie all’implementazione della strategia SIBC.  I risultati ottenuti attraverso questo progetto sono stati possibili grazie all'altruismo e all'enorme volontà dei nostri volontari, giovani che si impegnano per l'effettiva inclusione sociale dei bambini e dei giovani con disabilità che vivono nelle loro comunità.

2019 RBC Temara visita Delegazione Manos UnidasIl progetto si è sviluppato nell'arco di tre anni, con un progressivo incremento degli sforzi e dei risultati ottenuti, ad oggi visibili e quantificabili nelle quattro regioni target. Nelle zone coinvolte, i progetti SIBC sono una realtà conosciuta e ammirata, un esempio per tutti i servizi locali per le persone con disabilità.

Concetti quali la cura globale della persona, la qualità della vita, la partecipazione e l'effettiva inclusione, concreti perché basati su un progetto individualizzato, sono stati evidenziati e rafforzati dalla nostra strategia di lavoro, diffondendo le buone pratiche accolte favorevolmente da tutti gli attori con cui abbiamo lavorato, in ambito associativo, educativo e sanitario.

I progetti hanno richiesto molta flessibilità per adattare la strategia ai diversi contesti. In effetti, nei villaggi di Chtouka Ait Baha si sono verificate naturalmente situazioni diverse rispetto ai quartieri popolari di Tangeri. Il nostro vantaggio è stato quello di affidarci a volontari, principali protagonisti dell'iniziativa, che, grazie alla loro conoscenza del territorio, hanno saputo individuare le risorse e le difficoltà presenti e hanno trovato la giusta chiave per coinvolgere le famiglie.

Abbiamo avuto collaborazioni costruttive e appassionate con le associazioni locali che ci hanno sostenuto. Abbiamo imparato gli uni dagli altri mentre indirizzavamo i nostri sforzi verso un obiettivo comune, che è quello di prenderci cura dei bambini e giovani con disabilità.

Si ritiene quindi che questo progetto abbia avuto un impatto su un triplo livello.

I nostri giovani sono cresciuti, si sono sentiti valorizzati, autori di un vero cambiamento nella società in cui vivono, hanno accresciuto le loro capacità trasversali, la loro autostima e il loro ruolo di protagonisti di un nuovo Marocco.  Le famiglie che da – spesso – spettatori passivi dell'evoluzione della situazione dei propri figli, sono diventanti dei veri protagonisti per l'inclusione sociale e il benessere dei loro bambini e ragazzi con disabilità.  Per ultime le associazioni coinvolte, che hanno potuto sperimentare una strategia di lavoro innovativa e flessibile, che può dare risultati efficaci utilizzando risorse locali e accessibili, ottenendo piccole vittorie concrete e tangibili nel quotidiano e, col tempo, grandi vittorie che influenzano la vita reale delle persone con disabilità, le loro famiglie e la loro società.

Oltre al suo impatto diretto su bambini e giovani con disabilità e secondo una visione olistica, questo progetto ha dato grande importanza alla mobilitazione della società civile marocchina attraverso la creazione del "Think tank: gruppo di riflessione su genere ed esclusione" che ha sviluppato tre memorandum sui “diritti dei bambini con disabilità abbandonati”, i “diritti delle donne con disabilità” e “i diritti delle donne caregiver”. Questi tre memorandum rappresentano un eccellente strumento di advocacy per le autorità regionali e centrali.

2019 visita RBC con Manos Unidas 2Infine, la sensibilizzazione e la promozione di una visione positiva della disabilità sono state realizzate attraverso attività rivolte ai giovani in particolare coinvolgendoli nella produzione di un cortometraggio. Il film realizzato dai ragazzi, intitolato: “Loin du regard – lontano dallo sguardo” è una success-story che incoraggerà altre istituzioni a coinvolgere i giovani nella lotta contro tutte le forme di intolleranza e stigmatizzazione nei confronti di tutti i gruppi vulnerabili della nostra società.

Per presentare i risultati del progetto sono stati organizzati 4 incontri regionali, a Sidi Bibi, Settat, Tanger e Berkane, oltre a un seminario finale a Rabat.

La parola è stata data ai principali protagonisti di questa grande avventura: i rappresentanti delle associazioni e istituzioni coinvolte, i Volontari e le famiglie prese in carico grazie alla strategia SIBC.

I loro interventi hanno presentato i frutti del progetto, ma hanno anche messo in luce le sfide che restano da affrontare per promuovere un vero Marocco inclusivo.

Simone Zanatta – Responsabile tecnico di progetto

 

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