22 Ottobre 2020: il mio letto è coperto di vestiti. Sto facendo l’inventario dei possibili abbinamenti adeguatamente combinati per sentirmi ‘ordinata’ nell’abbigliamento. Soprattutto, dovrei essere ‘ordinata’ con me stessa e al momento mi ci sento. Al momento è una grazia. Sono qui da una settimana a Khartoum, in una capitale straniera, senza riferimenti personali conosciuti ma tutti da scoprire. Eppure mi sento ‘ordinata’. Qui e ora.

Che riferimenti hanno i bimbi che ho visitato oggi con la mia collega Greta all’orfanotrofio in città? Non lo so. Eppure sorridono e mi guardano mentre tento in tutti i modi di farli ridere. È fin troppo semplice con loro. I bambini sono sinceri.

E forse i miei riferimenti sono già tutti scritti in me.

Oggi è l’onomastico del Santo Giovanni Paolo II. Ho ascoltato un suo discorso risalente alla veglia con i Giovani a Tor Vergata nella GMG 2000. La frase che più mi ha colpita è stata : ‘Lui vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare’. E ieri sera mi sono ritrovata una frase di Dostoevskij nel libro ‘Siamo nati e non moriremo mai più’, la storia di Chiara Corbella : ‘La bellezza salverà il mondo’.

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Cosa scrivere sul mio arrivo a Khartoum?

La mia breve storia di 25enne mi riconosce fisioterapista laureata due anni fa e subito partita per un servizio civile universale tramite la ONG OVCI La Nostra Famiglia a Pechino. E’ stata un’esperienza bellissima, e il suo ricordo continua come sprone per il futuro. E’ in effetti la bellezza che sostiene gli esseri umani nel loro percorso. Ci spinge a cercare altro, qualcosa che quando sfioriamo per caso e per fortuna, oltre che per ricerca, ci affascina. 


Per ognuno lì, esattamente lì dove si trova. C’è bellezza da esplorare. La storia ci insegna biografie di esseri umani famosi per essersi nutriti di bellezza: hanno semplicemente vissuto felici. Nelle difficoltà si! Ma nella bellezza.

Una persona saggia, prima della mia partenza, si è raccomandata di tenere alta l’antenna per capire la serenità dentro di me. E io mi sento serena.

Tutto deve ancora iniziare. Quindi le difficoltà verranno e quindi poi si vedrà quanto aderente riuscirò ad essere ai miei propositi nel fare bene ciò che deve essere fatto.

Nel contesto della cooperazione, è molto importante fare tutta la propria parte e farla bene. La comunità che si crea fin da subito fra gli espatriati è energia giornaliera che deve sostenere saldo l’obiettivo comune.

IMG 20201103 112511L’anno che si sta concludendo ha insegnato al mondo quanto vicini siamo in ogni ambiente. Quanta poca sia la distanza per fare la differenza. A quanti contatti siamo esposti. Quanti incontri facciamo. Quanto possiamo lasciare al nostro vicino. No, non solo un virus.

Possiamo lasciare chi siamo. Elisa Toffoli recita - dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà-

Ho appena digitato 489 parole sulla testiera che narrano solo la mia storia personale e le mie motivazioni. Perchè? Perchè dietro ogni impegno professionale c’è un impegno personale.

Perché spero che chi leggerà questo articolo possa aprire a sé ulteriori domande senza paura per le risposte che si faranno aspettare sapendo che tutti intraprendono strade e percorsi senza poterne prevedere l’arrivo. Sapendo che tutti sono alla ricerca.

Voi in che ricerca siete?

Qui ho trovato un centro riabilitativo nell’ambito pediatrico con professionisti che si distinguono nella loro dedizione. Specialmente il personale che lavora qui già da alcuni anni porta avanti il proprio impegno professionale in stretta ed efficiente collaborazione con la rappresentante Paese, Silvia Bonanomi.

Adesso io sono qui con Greta, psicomotricista tornata in Sudan dopo il rientro in Italia di due mesi a causa della chiusura del centro per l’epidemia Covid nell’estate appena conclusa.

Lei mi ha confermato di trovarsi con me a raccogliere i frutti di una cooperazione che mesi fa è stata ricca di personale espatriato che ha lavorato bene e che ha intessuto con il personale locale dettagli di qualità nel proprio operare. Qualità che resta. Bellezza che si trasmette.

E’ questo un valore ben sperimentato nella realtà passata nel centro di Pechino.

Alla vigilia del capodanno 2020 mi sono ritrovata in compagnia di una turista Svedese: dice che vuole diventare una persona migliore nell’anno avvenire, io le parlo della possibilità della partenza per il Sudan. Per me un breve incontro. Per questo scritto un desiderio regalato e pronunciato.

Adesso più che mai il mondo deve essere possibilità di cambiamento.

Voi che strada cercate?

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia. William Shakespeare.

 

Benedetta Liverani- Coordinatore attività formative clinico-riabilitative

 

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