Sono arrivata in Sudan da poco più di un mese... il tempo è volato. Ho desiderato per tanto tempo un’occasione come questa, ma non avevo mai pensato al Sudan come possibile meta.

WhatsApp Image 2023 01 30 at 08.36.04 3Da subito ho amato il colore del cielo. Durante il tramonto si colora di rosa, rosso, arancione, sfumature di verde e tanto blu; mentre compare la luna, il muezzìn chiama i fedeli alla preghiera e rende tutto ancora più magico e affascinante.

Non è la mia prima esperienza all’estero e nel continente africano, ma qui sto sperimentando ogni giorno la meraviglia dello scorrere lento del tempo, seduta a bere un tè dalle “sit and shine” (signore del tè) che sono ad ogni angolo della strada. Dopo il lavoro adoro stare ore ad osservare queste donne stupende preparare tè e caffè allo zenzero per i passanti in cerca di una pausa: osservo l’abilità con cui maneggiano roventi pentoline e l’equilibrio con cui reggono i vassoi. Osservo la vita di Omdurman, periferia di Khartoum, il traffico delle 5 di sera, i venditori ambulanti con i loro carretti di frutta e verdura, i ragazzi che lavano le automobili e gruppi di giovani donne che chiacchierano passeggiando, e penso di essere nel posto giusto al momento giusto.

Sarò sempre grata ai colleghi sudanesi ed italiani che fin dal primo giorno hanno cercato di farmi sentire a casa, facendomi conoscere ogni giorno un nuovo aspetto di questo Paese bellissimo seppur complesso e ricco di contraddizioni.

WhatsApp Image 2023 01 30 at 08.36.04Sono stata assunta come responsabile dell’area educativa all'interno del progetto "Karama: dignità. Interventi di empowerment per le donne vulnerabili dello Stato di Khartoum" co-finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per favorire l’estensione del modello di Educazione Inclusiva nelle scuole pubbliche materne ed elementari nelle aree rurali di Dar El Salam e Jabel Aulia, in collaborazione con il Dipartimento dell’Educazione Inclusiva di Khartoum e il nostro partner locale USADC.

In Sudan la disabilità è ancora considerata uno stigma per le famiglie e, nonostante la legislazione abbia fatto notevoli progressi prevedendo l’inserimento dei bambini con disabilità anche nelle scuole pubbliche, molte famiglie preferiscono tenere i figli a casa. L’obiettivo principe è favorire l’inclusione scolastica e sociale dei bambini con disabilità tramite la formazione di insegnanti di sostegno e volontari che si recheranno di casa in casa per aiutare i bambini nell’esecuzione dei compiti scolastici e fare una valutazione rispetto alla situazione familiare.

Si prevedono dei cicli di formazione per gli insegnanti e per i volontari seguiti da una valutazione e programmazione delle attività da fare con i bambini direttamente nelle scuole. La scorsa settimana si è svolta la prima parte teorica della formazione per le insegnanti di sostegno: il corso ha visto la partecipazione di un bel numero di insegnanti che hanno dimostrato il loro interesse verso questo modello di Educazione Inclusivo. Le insegnanti erano entusiaste di imparare nuove strategie di insegnamento e io ho potuto, grazie alla condivisione delle loro esperienze, approfondire le mie conoscenze e capire come funziona il sistema scolastico sudanese.WhatsApp Image 2023 01 30 at 08.35.58

È stata un’esperienza stimolante, per loro ma soprattutto per me.

Nel prossimo mese ci recheremo nelle scuole per valutare la situazione all’interno delle classi ed elaborare insieme nuove strategie per l’inclusione.

Scoprire giorno dopo giorno le sfaccettature di questo Paese è stimolante ed estremamente arricchente dal punto di vista professionale e personale. 

Paola Fappani, Educatrice

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