Lasciare la propria terra e i propri cari per dedicarsi allo studio è stata una delle scelte più difficili che io abbia fatto. Dopo la Laurea in Fisioterapia all’Università di Firenze ho avuto la fortuna di fare la mia prima esperienza nel mondo della riabilitazione neuro-pediatrica, dopodiché lavori qua e là tra la Toscana e l’Emilia mi hanno fatto conoscere le tante sfaccettature della fisioterapia; avevo però la sensazione che qualcosa mancava, sentivo la necessità di approfondire quei campi poco esplorati durante gli anni dell’università.
Scelsi di nutrire la mia inclinazione allo sport conseguendo nel 2020 la laurea specialistica in fisioterapia sportiva presso l’Università di Siena e successivamente di entrarci nel vivo lavorando per due stagioni come fisioterapista con la prima squadra del Pistoia basket. Lavorare con un staff medico sportivo professionale vuol dire, cercare la precisione, pianificare insieme e comunicare continuamente i programmi e le decisioni alle figure dello staff; significa cooperare con altre figure per garantire la performance migliore nel più breve tempo possibile.
La curiosità, la voglia di imparare, il mettersi alla prova sono gli elementi che mi hanno spinto a partire per il Sudan.
L’impegno di coordinare ed ottimizzare un centro di riabilitazione pediatrica, essere docente di due moduli formativi presso l’Ahfad University for Women richiedono pazienza, voglia e determinazione.
Il percorso di insegnamento mi ha aperto gli occhi sull’importanza della qualità della formazione, cosa che ogni studente vorrebbe dal proprio insegnante. Alla fine del modulo formativo è emerso quanto le studentesse siano dedite allo studio, interessate e desiderose di apprendere nonostante le tante difficoltà e si è creata una relazione di fiducia reciproca fondata sul confronto, sul ragionamento clinico e tanta parte pratica.
A rendere i giorni luminosi e caldi come il sole Sudanese sono le parole e i sorrisi dei colleghi, delle studentesse, dei genitori e dei bimbi, osservare il team riabilitativo di OVCI svolgere il lavoro con grinta, serenità e professionalità, un team in cui ogni singolo si confronta con l’altro per cercare di trovare la soluzione più adatta al problema del bimbo.
Sono molto soddisfatto e fiero dei risultati raggiunti dalle studentesse che ho seguito nei moduli formativi, sono anche riuscito a portare parte del mio lavoro e delle mie competenze nello stesso corso di laurea, infatti quest’anno ho insegnato nel V anno di corso il modulo di “fisioterapia sportiva”: le studentesse coinvolte hanno avuto modo di conoscere l’importanza dell’idrokinesiterapia, soprattutto in ambito sportivo, nonché pediatrico. Abbiamo avuto anche l’opportunità di fare una dimostrazione pratica, grazie alla collaborazione dei più importanti istruttori di nuoto di Khartoum.
Voglio pensare di avere contribuito nel mio piccolo a supportare il lavoro di OVCI per le persone con disabilità in Sudan, riuscendo ad assecondare l’indole e le potenzialità di questo meraviglioso popolo.
Sebastiano Mazzotta, fisioterapista con OVCI presso il centro di Usratuna ad Omdurman, Khartoum