Il 23 aprile 2023 i nostri collaboratori operativi presso la sede di Khartoum hanno lasciato il Paese grazie all’azione di evacuazione organizzata dall’Unità di Crisi della Farnesina. Il team OVCI a Khartoum era impegnato in attività a sostegno dei bambini con disabilità che necessitano cure sanitarie e riabilitative, oltre alla collaborazione con l’Ahfad University for Women – corso di Laurea in Scienze Riabilitative, fisioterapia.

La sede OVCI di Omdurman è stata uno dei punti raccolta della comunità italiana che ha deciso di lasciare in questo momento il Sudan. Sono state accolte più di 70 persone che arrivavano dal centro di Khartoum, dove si sono svolti i maggiori scontri.

Sono passati più di 3 mesi e, nonostante l'esito positivo dell'intervento di rimpatrio, il nostro pensiero è ancora costantemente rivolto a tutta la popolazione, in particolare i bambini, e ai nostri collaboratori sudanesi che permangono in questa drammatica situazione. Speriamo che il conflitto si possa risolvere nel breve periodo e che tutte le attività in supporto alla popolazione con disabilità e fragilità possano riprendere al più presto.

I collaboratori locali di OVCI hanno dimostrato una straordinaria forza e determinazione, continuando a restare al fianco delle loro comunità. Anche se le comunicazioni non sono sempre regolari a causa della complessità della situazione, mantengono il contatto con la Rappresentante Paese e con la Sede Centrale.

Molti collaboratori sono dovuti rimanere a Khartoum, mentre altri hanno cercato sicurezza nelle province di Madani e Jazeera, dove il livello di violenza è leggermente meno intenso. Solo un piccolo gruppo è emigrato in Paesi limitrofi, cercando rifugio dalla devastazione.

Le banche sono state bloccate per due mesi, impedendo il pagamento degli stipendi arretrati. Nonostante le difficoltà finanziarie, OVCI ha ritenuto fondamentale sostenere le famiglie dei propri collaboratori, appena si è reso possibile per continuare a garantire  supporto, anche se questo comporta un impegno finanziario ulteriore per l'Organismo.

Fortunatamente, al momento, le famiglie dei collaboratori di OVCI sono al sicuro. Tuttavia, la situazione è estremamente mutevole. Come riportato da un nostro collaboratore senior in loco, il contesto cambia di giorno in giorno e di quartiere in quartiere. Le sedi dei centri di riabilitazione di OVCI sono state saccheggiate, ma alcuni collaboratori coraggiosi fanno del loro meglio per mantenerne una sorveglianza e una raccolta di informazioni da inviare in Italia.

Gli spostamenti fisici delle persone sono diventati estremamente rischiosi a causa del conflitto in corso. Le strade non sono  sicure, e ogni movimento comporta un potenziale pericolo. Questa situazione compromette l'accesso alle risorse e ai servizi di cui la popolazione ha disperatamente bisogno.

Manuela Turotti, Desk-officer Sudan per OVCI 

 

Per approfondire, leggi i racconti relativi ai giorni precedenti al rimpatrio di Tatiana Tavano, Rappresentante Paese per OVCI in Sudan e Sebastiano Mazzotta, fisioterapista.

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