SUD SUDAN: dallo Zambia a Juba - memorie di un'avventura

Mi chiamo Kandima Ian Chipupila e sono un fisioterapista dello Zambia. Sono arrivato a Juba, in Sud Sudan, nel gennaio del 2019, dopo aver lavorato nel mio paese d'origine per gli ultimi 7 anni. Devo ammettere che non avevo mai sentito parlare di OVCI fino a un anno prima di candidarmi per questo lavoro. Ho conosciuto OVCI tramite uno dei fisioterapisti, Andrea Spinacè, che ha visitato lo Zambia per presenziare un corso di formazione che stavo frequentando. Si trattava di un corso sulla gestione dei bambini con paralisi cerebrale utilizzando il metodo Bobbath. Dopo la formazione abbiamo avuto modo di parlare di più e mi ha spiegato cosa stesse facendo l'OVCI in Sud Sudan. Ha davvero catturato il mio interesse e ho pensato che forse sarebbe stata una probabile prossima mossa di carriera per me considerare un'organizzazione del genere.

Mentre ero in Zambia, lavoravo per il Beit Cure Hospital come fisioterapista. Si tratta di un ospedale pediatrico situato nella capitale Lusaka. L'ospedale prende in cura bambini di ogni ceto sociale, gestendo un numero variabile di casi che vanno dalle condizioni neurologiche a quelle ortopediche. Negli ultimi due anni prima di entrare a far parte di Usratuna, abbiamo ricevuto una borsa di studio per avviare un laboratorio per produrre ausili di assistenza per bambini con disabilità. Ciò significa che l'ospedale ha potuto produrre ausili per i bambini in ospedale e ha corrisposto alla domanda esterna. Questo progetto ha rappresentato per me un'esperienza appagante nel promuovere l'indipendenza e la funzione per i bambini con disabilità attraverso l'uso di ausili. Con il mio contributo come fisioterapista, il laboratorio è stato in grado di produrre ausili adeguati che sono stati utilizzati in tutto il Paese. Questi includevano ausili di seduta, per la deambulazione e tutori per abduzione del piede utilizzati nel trattamento del piede torto.

Data l'esperienza di cui sopra, sapevo che mi sarei sistemato molto bene nel laboratorio di Usratuna. Era un workshop più ampio rispetto all'ultimo in cui ho lavorato e questo significava più responsabilità, ma ero pronto per una nuova sfida. Il primo giorno ci sono state le presentazioni con il team. Ero così felice di trovare una squadra che fosse brava nell'inglese parlato, poiché la comunicazione era una delle mie più grandi paure, dato il background arabo. Tra i tecnici, Santo, il coordinatore dell'officina, era il più esperto avendo 20 anni di lavoro in Usratuna. Sapevo che se avessi avuto bisogno di un alleato e di qualcuno che mi portasse al passo con i lavori in officina, sarebbe stato lui. Ho assunto la responsabilità di supervisionare la produzione di ausili in officina con l'aiuto del mio nuovo alleato e del project manager. Con la mia esperienza sapevo che dovevamo produrre i migliori ausili poiché sappiamo tutti che questi dovevano rappresentare un vantaggio per l'utente!

È stata davvero un'esperienza straordinaria lavorare in officina negli ultimi due anni poiché siamo stati in grado di ottenere notevoli progressi con il team. Attraverso una migliore collaborazione con il Centro di riabilitazione, abbiamo continuato a migliorare la qualità dei nostri ausili. Ciò è stato possibile grazie alla formazione continua con i terapisti e anche aiutandoli nelle valutazioni di questi bambini. In questo periodo, i nostri tecnici hanno anche ricevuto una serie di corsi di formazione sullo sviluppo delle capacità e uno che spicca di più è la formazione su come produrre AFO (Advanced Prosthetics and Orthotics: protesi e ortesi avanzate). Ho avuto il privilegio di supervisionare questa attività e offrire anche supporto su come produrre un AFO ben adattato. Oltre ad essere un fisioterapista nel laboratorio, sono anche responsabile della Clinica del piede torto, che è il principale beneficiario dei tutori che produciamo in laboratorio. Questo mi ha dato l'opportunità di essere in grado di trascurare in prima persona la produzione di questi dispositivi e garantire la migliore qualità a supporto della nostra clinica. Il gruppo target principale di Usratuna sono i bambini con disabilità, ma assistiamo anche gli adulti con disabilità attraverso il progetto SIBC (Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria). Ho potuto offrire consulenza per gli utenti della comunità che potrebbero aver bisogno di ausili o di una valutazione fisioterapica di base. Questo mi ha dato l'opportunità di sperimentare la vita comunitaria della nostra gente a Juba e come i nostri ausili stanno influenzando le loro vite. Abbiamo anche avuto una buona collaborazione con altre ONG che ora richiedono i nostri ausili e questo è stato reso possibile grazie ai corsi di formazione esterni che ho svolto con loro.

In definitiva, è stato un viaggio con poche distrazioni, ma molto fruttuoso e appagante per l'organizzazione e per me!

Kandima Ian Chipupila, fisioterapista

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