Pubblichiamo di seguito uno stralcio dell'articolo di Tiziana Scaccabarozzi, Piccola Apostola della Carità rientrata da un viaggio sorprendente a Juba. Per leggere l'articolo intero pubblicato sul Notiziario La Nostra Famiglia clicca qui.
28 giugno: prima tappa a Milano Malpensa per prendere il volo verso Istanbul e poi un secondo volo che arriva diretto a Juba. Tantissime persone in aeroporto, code al check-in, insieme a forte emozione per la prima volta di un viaggio tan- to atteso verso una terra, quella africana, e verso una missione, quella di Juba, di cui molte volte ho ascoltato racconti e visto foto e che è diventato ora un viaggio della vita. Con Daniela Fusetti, Responsabile Generale dell’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità, siamo state a fare Juba: un viaggio dentro volti e contraddizioni visita e ad incontrare la realtà di Usratuna che OVCI la Nostra Famiglia gestisce in modo attivo e continuativo dal 1983.
Il viaggio è stato finalmente possibile dopo più di due anni in cui era impedito l’accesso a causa della Pandemia per Covid-19. Usratuna è una realtà molto composita in cui si intrecciano presenze diverse: Elena, Anna e Gisella, tre Piccole Apostole della Carità; Anna, Carola, Matteo, Fabio, Gianfranco, Francesca, giovani cooperanti di OVCI; Samuel, Sumbrella, Annamary e tanti altri operatori sudsudanesi. Tutti impegnati nella gestione e realizzazione dei progetti a servizio di un mondo pieno di bisogni: quello di bambini con disabilità e con difficoltà e delle loro famiglie. Competenze, esperienze e motivazioni diverse in partenza, ma tutte orientate alla stessa finalità: promuovere e sostenere la vita di tanti bambini del Sud Sudan attraverso -in primis- l’attività di cura, sia di tipo riabilitativo che sanitario (dispensario), oltre che educativo, e poi attraverso l’attività formativa molto feconda del Saint Mary’s College, università che prepara i giovani a diventare fisioterapisti.
La riabilitazione per i bambini non si ferma soltanto all’interno del centro di Usratuna, ma “si muove” all’esterno e raggiunge bambini nelle loro case grazie al SIBC - programma di Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria. Uscire e raggiungere chi è nel bisogno avviene anche offrendo le prime cure sanitarie con la distribuzione di farmaci e materiale assistenziale che gli infermieri cooperanti OVCI e locali portano periodicamente in alcuni Centri di Salute nella città di Juba per poter raggiungere i bambini e le persone maggiormente vulnerabili.
Il Sud Sudan, a distanza di più di 10 anni di costituzione del nuovo Stato indipendente dal 2011, si presenta ancora terra di contraddizione: cerca la pace ma è segnato da anni di conflitto e ci sono ancora focolai di guerra civile, cerca stabilità ma la sua popolazione continua a migrare, ha molte ricchezze e risorse naturali ma i suoi abitanti sono così poveri da non poter mandare i bambini a scuola.
Tiziana Scaccabarozzi, Piccola Apostola della Carità