Cari collaboratori di Usratuna, Juba, Sud Sudan,
ho appena concluso la mia breve missione a Juba, povera, tormentata, sfiduciata, ma amata Juba.
Sì, perché non può che esserci del sincero affetto alla base di tutto l’impegno profuso da voi per i bambini con le più varie difficoltà e per le loro famiglie. Non può che essere mosso da disponibilità, amore, attaccamento, convinzione di un cambiamento possibile, il vostro darvi da fare per educare i famigliari, il personale, i colleghi a FAR BENE IL BENE.
A voi, operatori di Usratuna di tutti i livelli, di tutte le mansioni, di tutte le responsabilità piccole o grandi che siano, a voi chiedo: non mollate, resistete, perseverate, insistete, continuate ad impegnarvi a favore di chi ha bisogno di aiuto, di sostegno, di speranza. E’ proprio con speranza, con fiducia in un miglioramento, con entusiasmo, con tenacia, con spirito di collaborazione reciproca, che si possono sostenere le mille sfide quotidiane che vi trovate ad affrontare.
Chi può curare le persone che si presentano al nostro dispensario se non voi, con una diagnosi accurata e con i farmaci disponibili? Chi può sostenere le mamme gestanti e il loro piccoli se non voi, con la distribuzione puntuale e oculata degli aiuti alimentari? Chi può dare fiducia alle mamme dei bambini con difficoltà motorie se non voi, che con trattamenti, consigli, ausili correttamente costruiti, fate uscire tutte le possibilità dei loro figli?
Chi può migliorare il comportamento e la comunicazione dei piccoli se non voi, che li educate, all’autonomia, all’espressione di se stessi, alla relazione con le loro famiglie e con gli altri?
Chi può attivare sempre più le scuole, perché i bambini con bisogni speciali possano inserirsi con i loro compagni, se non voi che li preparate all’apprendimento? e voi che difendete i loro diritti?
Chi può sostenere tutto ciò, anche se non a diretto contatto con i bambini, se non voi a Juba col vostro lavoro nascosto, ma puntuale e accurato? e chi se non noi, che non siamo a Juba ma che possiamo accompagnarvi con il nostro appoggio (spirituale, di amicizia, economico).
SE NON NOI, CHI?
Silvana Betto, Consigliera OVCI ed esperta tecnica