Vorrei condividere un'esperienza che mi ha profondamente toccata e che ha segnato un anno e mezzo della mia vita: il mio soggiorno a Juba, la capitale del Sud Sudan. Ho avuto il privilegio di lavorare come docente fisioterapista (lezioni e tirocini) presso il St Mary’s College, alla School of Rehabilitation Science.
Quando sono arrivata a Juba, ero pronta ad affrontare una nuova sfida, ma non avevo idea di quanto sarebbe stata intensa e gratificante l’esperienza. Il College è dell’arcidiocesi di Juba e confina con il Centro di riabilitazione di Usratuna, che in Juba arabic significa “la nostra famiglia”, un luogo pulsante di energia e speranza nonostante le difficoltà che il paese ha affrontato e continua ad affrontare negli ultimi anni. Ogni giorno, i miei studenti hanno dimostrato una passione e una determinazione straordinarie nel perseguire la loro istruzione, e questo mi ha ispirata profondamente.
Nel mio corso di fisioterapia, ho avuto il piacere di guidare gli studenti attraverso un percorso formativo che ha saputo coniugare teoria e pratica in modo efficace. Le lezioni teoriche hanno fornito una solida base di conoscenze sui principi e le metodologie della fisioterapia, mentre le sessioni pratiche hanno permesso agli studenti di applicare concretamente quanto appreso. In particolare, abbiamo focalizzato l'attenzione sulle principali tecniche riabilitative per la gestione dei pazienti ortopedici e neurologici. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di esercitarsi con diverse tecniche, simulando situazioni reali e perfezionando le loro competenze sotto la mia supervisione.
Il mio lavoro non si è fermato solo all'insegnamento. Ho avuto anche l’opportunità di lavorare negli ospedali della città, dove ho visto da vicino le difficoltà e le speranze della popolazione. Viste le difficoltà del sistema sanitario Sud Sudanese, è importante sottolineare l’impegno degli studenti e dei fisioterapisti, nonostante le risorse limitate. È stato un onore collaborare con loro e vedere quanta dedizione e amore possano fare la differenza nella vita delle persone.
Questa esperienza a Juba mi ha insegnato tanto. Ho imparato che la forza di una comunità non è solo nella sua capacità di affrontare le sfide, ma anche nella sua capacità di mantenere viva la speranza e la determinazione. Ho visto come l'istruzione e la sanità possano essere strumenti potentissimi per il cambiamento e il progresso.
Mi sento incredibilmente fortunata per il tempo trascorso a Juba e per le persone che ho incontrato lungo il cammino. Ogni sorriso, ogni storia condivisa e ogni progresso fatto dai miei studenti e dai pazienti mi hanno ricordato perché è così importante lavorare insieme per un futuro migliore.
Erica Bonetti, Fisioterapista rientrata da Juba