Mi trovo qui, nella sede di OVCI la Nostra Famiglia a Pechino, a svolgere una raccolta dati che spero possa aiutare la condizione delle persone con disabilità in Cina. Questa raccolta nello specifico si occupa di analizzare l’utilizzo di ausili e di tecnologie assistive da parte di persone con Osteogenesi Imperfetta (OI). La maggior parte delle persone con OI che sono venute qui a Pechino nel centro gestito da Womende Jiayuan, nostra maggiore controparte cinese, sono soprattutto bambini, i cui genitori non hanno avuto la possibilità di conoscere l’utilizzo degli ausili e di tecnologie assistive. Anche a causa di ciò, molto spesso i genitori sono stati portati da questi e da altri fattori a percorsi che hanno allontanato i bambini dalla partecipazione scolastica.
OVCI e Womende Jiayuan lavorano proprio sulla diffusione degli ausili come modalità attraverso la quale riuscire a rendere sempre più indipendenti e autonome queste persone, dando la possibilità ai bambini di accedere con più facilità alla scuola dell’obbligo e agli adulti di accedere a posizioni lavorative. Tuttavia, gli ausili e le tecnologie assistive non servono solo ad inserirsi meglio nella società, ma anche a rendere le persone affette da OI sempre più autonome nella vita di tutti i giorni. Infatti, ci sono diversi tipi di ausili che possono essere utilizzati per differenti funzioni e permettono alla persona di completare determinati obiettivi.
Vi sono infatti gli ausili per la mobilità, come le stampelle, per la postura (ortesi), per la comunicazione (apparecchi acustici), per lo studio e la produttività (computer) e per la vita di tutti i giorni, ad esempio attraverso posate adeguate alle abilità di ogni individuo. Prima dell’inizio di questa raccolta dati, non mi ero mai soffermata sull’importanza degli ausili e su quanto questi non solo siano utili per le persone con disabilità, ma anche quanto sia frequente vederli in Italia.
Gli ausili e le tecnologie assistive sono fondamentali per migliorare le capacità funzionali delle persone con disabilità, specialmente delle persone con limitazioni motorie, comprese le persone anziane. Migliorando le capacità funzionali individuali si aumenta il grado di autonomia della persona ed aumentando il grado di autonomia della persona si facilita il rapporto tra la persona e l’ambiente.
In mezzo a tutti i fogli analizzati durante la ricerca, il mio cuore si riempie di gioia quando leggo che, dopo qualche periodo di terapia e con l’aiuto dell’utilizzo degli ausili, i bambini con OI hanno finalmente la possibilità di accedere a scuola, università e ruoli importanti nella vita pubblica. Tuttavia resta ancora tanta strada da fare, e proprio per questo, continuare a svolgere questa raccolta dati - che ci offre una base per dimostrare l’efficacia degli ausili - ci aiuta a continuare il lavoro di diffusione degli stessi per favorire l’inclusione sociale.
Ada Quondamatteo, Casco Bianco SCU con OVCI in Cina
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