Ottobre 2018: manca un mese alla mia Laurea in Terapia Occupazionale.
Già da tempo lavoro in prospettiva futura … ho voglia di fare, ho voglia di mettermi alla prova.
Il telefono vibra: ricevo la comunicazione di idoneità al progetto Caschi Bianchi Asia 2018 con OVCI la Nostra Famiglia. Prendo un respiro profondo. Quello è stato il mio primo passo.
Gennaio 2020: il mio anno di SCU in Cina con OVCI la Nostra Famiglia è quasi giunto al termine.
Prima di partire avevo letto varie testimonianze, e dentro di me pensavo che nulla mi stesse aiutando a capire davvero cosa potesse significare proiettarsi in un’esperienza simile: avevo ragione.
I pensieri prima della partenza e la realtà vissuta sul posto sono separati da un sottile linea che viene immediatamente abbattuta. Inizialmente si vive come in una bolla: la barriera linguistica con la lingua cinese, l’inglese che a volte non sembra molto inglese, il cibo, gli usi ed i costumi. Fortunatamente queste cose rientrano tutte nella scontata fase iniziale: ogni processo di adattamento aiuta a scoprire meglio se stessi, e per me è stata una grande soddisfazione.
Questa esperienza mi ha insegnato a smettere di aspettare che le cose accadano, a lavorare per quello che si desidera, ma soprattutto a godersi il momento. Vivere e sperimentare luoghi diversi aiuta ad essere creativi e spesso a mettersi in discussione.
Da neolaureato, la cosa più grande che mi ha dato questa esperienza è la consapevolezza di cosa voler fare e di poterlo fare bene. Da Terapista Occupazionale mi sono occupato soprattutto di riabilitazione in età evolutiva nei vari centri di servizio: il contatto, il linguaggio, la mimica, i gesti, il gioco, i progetti, le strategie, le preoccupazioni e le tante soddisfazioni.
Avere la netta sensazione di fare del bene, di far parte di qualcosa di buono.
Mi sento molto fortunato ad aver avuto questa opportunità, nonostante le difficoltà che sono sempre dietro l'angolo. Dopo qualche mese a Pechino ho iniziato ad organizzare ed a vivere le mie giornate esclusivamente in base alle cose da fare, senza soffermarmi sul fatto che mi trovassi lontano da casa, o che quella o quell’altra cosa potessero sembrarmi insolite.
Ho smesso di far caso alle differenze culturali e ho iniziato a sentire casa anche la realtà in cui mi trovavo. E’ stata una gioia immensa.
Tutto questo lo devo anche alla grande organizzazione ed esperienza dei colleghi italiani, ed alla bontà e amicizia sviluppata con la mia collega civilista e con tutto il personale locale.
Voler mettersi alla prova, essere curiosi ed aperti verso esperienze nuove sono cose che tutti dovrebbero sentire e provare.
Io ho avuto la mia possibilità grazie ad OVCI la Nostra Famiglia, ne sarò sempre grato e spero nel mio piccolo di essere stato utile.
Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità: non andare fino in fondo, e non iniziare (Confucio)
Alessandro Prisco - SCU con OVCI a Pechino
