La fine del Servizio Civile Universale rappresenta un punto di transizione per tutti i volontari. Cosa è successo in un anno passato all’estero? ma soprattutto, come si può beneficiare di quanto appreso e come mettere tutto in pratica dopo?
Dopo la fine del mio servizio, ho iniziato un nuovo percorso sempre interno ad OVCI come capo progetto nel nuovo progetto “SCUOLA APERTA: ALLEANZE EDUCATIVE PER L’INCLUSIONE” finanziato da AICS.

Avendo già lavorato in passato per l’inclusione dei bambini e delle bambine con disabilità nelle scuole ed avendo avuto un’ottima esperienza in Marocco con OVCI, l’inizio di questa “nuova” esperienza é stata quasi naturale. Come dice il proverbio, del resto, squadra che vince non si cambia.

Il progetto Scuola Aperta: alleanze educative per l’inclusione si pone come obiettivo quello di aumentare il numero di bambine e bambini con disabilità che vengono iscritti al sistema scolastico e riescono a frequentare con regolarità le classi.

Inserendosi nell’ombrello delle attività del Programma Nazionale d’Educazione Inclusiva del Marocco, OVCI intende lavorare con gli insegnanti, con le famiglie e con le scuole per rendere accessibili 25 classi, sensibilizzare 250 docenti e raggiungere 500 bambini/e con disabilità con le loro famiglie in 5 regioni del Marocco: Rabat-Salé-Kenitra, Tanger-Tétouan-Al Hoceima, l'Oriental, Casablanca-Settat e Souss-Massa.

L’accesso all’istruzione di bambini/e con disabilità risulta essere una grande sfida in Marocco, nonostante si possano vedere all’orizzonte diversi sviluppi positivi. A soluzione di ciò, la strategia nazionale cerca di introdurre e di creare delle Classi di Integrazione Scolastica (CLIS) a partire dalla fine degli anni ‘90 che vedono al 2016 circa 8000 alunni iscritti alle classi CLIS.  Tuttavia, su un totale di 2.264.672 Persone con Disabilità (PcD), il 45,5% non beneficia di alcuna istruzione (Inchiesta Nazionale sulle Persona con Disabilità, 2014, ENH, realizzata dal Ministero della Solidarietà, della donna, della famiglia e dello Sviluppo Sociale) mentre solo 1,8% ha conseguito un titolo accademico.IMG 1435

Garantire un equo accesso allo studio è un diritto è un principio fondamentale della Costituzione marocchina che recita all’ art. 32: “L'educazione fondamentale è un diritto del bambino e un obbligo della famiglia e dello Stato”.

Volendo adesso mettere in pratica un progetto su una tematica fondamentale come quella del diritto allo studio, non posso non rivolgere un pensiero ai collaboratori locali che da anni ci consentono di realizzare le attività progettate lavorando in pieno spirito di cooperazione sui bisogni espressi dalla popolazione.

Grazie a questa cooperazione instaurata da anni tra OVCI e tante organizzazioni locali saremo capaci di raggiungere capillarmente docenti, alunni, volontari SIBC, famiglie, rappresentanti degli enti locali e delle istituzioni e chiunque voglia fare la sua parte per riuscire a migliorare le condizioni di vita del nostro gruppo di beneficiari/e.

Per questo mi sento di augurare un buon inizio di progetto e buon lavoro a tutti i collaboratori che nei prossimi tre anni daranno il massimo del loro impegno per la buona riuscita delle azioni prefissate.

Alfonso Salerno, capoprogetto Scuola aperta 

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