Mentre mi siedo per scrivere questo articolo, sono pervasa da un senso di orgoglio e gratitudine. Dopo un paio di mesi dal giorno in cui ho assunto ufficialmente il ruolo di rappresentante nazionale dell'Ovci in Sud Sudan, riesco a focalizzare e a trasferire le emozioni in parole. È un onore aver avuto l'opportunità di rappresentare OVCI in un Paese che è stato tormentato dal conflitto per molti anni.
In questi primi due mesi, ho lavorato instancabilmente per aggiornarmi sul lavoro dell'organizzazione nel Paese e sulle sfide uniche che comporta rappresentare un’ong che da quarant’anni porta avanti la sua missione a Juba, la capitale dello Stato più giovane del mondo, ma anche di uno Stato che sta crescendo in un ambiente post-bellico. Non è stato facile, ma sono determinata ad avere un impatto positivo sul lavoro dell’organismo e su tutte le persone che qui lavorano da ancora prima che il Sud Sudan fosse il Sud Sudan.
Una delle sfide più grandi che devo affrontare è lavorare in un Paese nuovo, del quale sto cercando di capire dinamiche e cultura.Tuttavia, non sono sola in questo impegno. Sono grata per il sostegno che ho ricevuto, in questi primi mesi, dai miei colleghi e sono fiduciosa che insieme possiamo fare una vera differenza nella vita delle persone e nella crescita dell’Ong.
Lasciare la mia vita in Senegal, mia seconda patria, è stato difficile e doloroso, ma sapevo che questa era un'opportunità che non potevo lasciarmi sfuggire. Assumere questo ruolo non è stata una decisione facile, ma sono certa che sia stata quella giusta. Sono orgogliosa del lavoro svolto in Senegal, e spero di poter esserne altrettanto per quello che sto svolgendo e svolgerò qui in Sud Sudan. Mentre continuo ad ambientarmi nel mio nuovo ruolo, sono entusiasta del futuro e delle possibilità che mi si prospettano. Mi impegno ad avere un impatto positivo e sono determinata a fare tutto il possibile per fare la differenza insieme a tutte le persone che stanno collaborando con me.
Viviana Bianchessi, Rappresentante Paese
