Il 9 giugno ho finalmente raggiunto Juba, la capitale del Sud Sudan, dopo aver dovuto abbandonare Khartoum a causa della recente guerra civile. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli che ho incontrato lungo il cammino, sono stata accolta calorosamente dal team di OVCI, pronto ad accompagnarmi in questa nuova avventura.
L'impatto con "il Paese più giovane del mondo" non è stato facile. Il Sud Sudan è considerato uno tra i Paesi più poveri al mondo, con un sistema sanitario fragile e un tasso di mortalità infantile altissimo. Un paese fortemente tribale, dove i conflitti e la violenza etnica sono la quotidianità, insieme ai matrimoni precoci, la mancanza di cibo, le inondazioni e gli effetti dei cambiamenti climatici che rendono la vita quotidiana estremamente difficile per la maggior parte dei quasi 13 milioni dei suoi abitanti, di cui 4.3 milioni sono sfollati interni e di questi circa 40mila si trovano proprio a Juba.
A fronte di questa situazione, noi collaboratori siamo spinti a dare il massimo per continuare a supportare questo Paese, consapevoli dell'impatto che possiamo avere sulla vita delle persone che vivono qui. Ogni giorno, con il prezioso e fondamentale aiuto dello staff locale, ci impegniamo per fornire cure mediche di qualità, supporto e speranza a coloro che ne hanno più bisogno.
Il mio ruolo qui è quello di Responsabile delle attività dei progetti emergenza finanziati dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e Coordinatrice del dispensario di Usratuna, il nostro centro di salute primaria. Questo centro si occupa principalmente della salute materno-infantile, offrendo servizi di laboratorio analisi specialistico, ecografia prenatale, assistenza pre e post-natale e un servizio di eccellenza per l'epilessia. Inoltre, forniamo servizi sanitari di base, 
distribuzione di farmaci e prestazioni infermieristiche, riferendo i pazienti con patologie particolari ai servizi sanitari competenti. Il nostro centro è in grado di garantire un programma nutrizionale specifico per bambini, donne in gravidanza e in allattamento in stato di moderata malnutrizione.
Ogni giorno rappresenta una sfida, ma insieme ai colleghi e allo staff locale collaboriamo per fornire servizi adeguati alla popolazione.
Il Sud Sudan è un Paese ricco di cultura e tradizioni, e nonostante le difficoltà, ho avuto l'opportunità di conoscere persone straordinarie e di immergermi in una realtà completamente diversa dalla mia. Sono grata per questa esperienza.
Paola Fappani, Responsabile delle attività dei progetti emergenza e coordinatrice del dispensario di Usratuna
