Gratitudine è la parola più adatta ad esprimere quanto scoppia nel cuore arrivando a Khartoum dove OVCI, dal 1999, si è impegnato a portare avanti progetti di sviluppo e di crescita per le persone con disabilità della grande area di Omdurman.

L’impegno nasce dalla decisione di “sposare” quel popolo e quella terra per sempre, nonostante le fatiche e le incomprensioni reciproche inevitabili.

L’impegno è una responsabilità che siamo chiamati a vivere a fianco dei nostri compagni di viaggio che con noi hanno creduto e sperato in una società più attenta ai bisogni dei più poveri e deboli.

Tornando dopo oltre 2 anni a Khartoum con Silvana Betto, esperta fisioterapista e Consigliera OVCI, abbiamo potuto constatare che l’impegno e la responsabilità, assunti ormai nel secolo scorso, hanno prodotto e continuano a produrre frutti buoni per tante persone che frequentano e si affidano  ai servizi offerti dalla grande famiglia di “Usratuna”.

Nei due centri, quello di Arda e quello di Dar el Salam, bambini e ragazzi trovano una risposta alle loro necessità riabilitative ma anche una speranza per il futuro che può essere buono nonostante la disabilità.

KHA staff VTCArrivare al centro e trovare il negozio del forno del VTC aperto, che vende il pane fresco ed un ragazzo emiplegico al banco di vendita, è la risposta alla domanda di fondo che ci interpella tutte le volte che lungaggini e burocrazia ci fa dire: ma ne vale la pena? Tanto impegno, tanti soldi, tante persone dedicate, tanta fatica per sembrare di essere sempre la punto di partenza: ma ne vale la pena?

So che questa domanda è frutto del desiderio di vedere le cose andare come le abbiamo pensate noi, realizzate secondo il nostro disegno di bene… ma i progetti, quando iniziano e mettono le gambe, proprio come i figli, vanno dove la vita li porta e non sempre il risultato è quello da noi immaginato.

Il Sudan, paese difficile da vivere, attraverso le tante persone che con noi hanno collaborato e collaborano tuttora, ha dato al nostro organismo molto più di quanto ci aspettavamo, è andato oltre alle nostre aspettative, offrendo anno dopo anno delle aperture nuove a necessità che solo nel cammino quotidiano si scoprono e che richiedono attenzione e umiltà per essere capite e per poterne dare risposte che rendano la “vita buona” per tutti.

KHA staff di DESCosì con Silvana possiamo constatare che il centro periferico di Dar el Salam è una risposta importante alle necessità sanitarie e sociali delle famiglie della zona ed i servizi governativi hanno riconosciuto il nostro impegno serio e costante mettendo a disposizione il personale per lo svolgimento di alcuni sevizi legati alla prevenzione della malnutrizione e alle malattie infantili.

Può sembrare un piccolo passo ma è importante perché è solo camminando con le autorità ed i servizi locali che si costruisce un futuro duraturo.

Lo stesso vale nel vedere il centro di Arda, portato avanti dalle terapiste laureate all’Università Ahfad, corso di laurea in cui OVCI si è impegnato da subito perché la formazione è il primo compito per un organismo internazionale che vuole far crescere e condividere esperienza e conoscenze professionali. Ed è così anche entrando in un box ed essere sorpresa nel vedere che la logopedista che sta trattando un bambino è una donna in carrozzina che ha intrapreso la professione ed ha chiesto di fare da noi l’anno di volontariato post laurea. KHA staff Arda

Tutti segni che l’impegno, pur faticoso, porta a dei risultati buoni per chi li vive nella responsabilità e nella gratuità di sapersi un piccolo anello di una grande e lunga catena di bene e di sviluppo.

Allora il grazie che sento nel cuore si rivolge ai tanti collaboratori che nei diversi anni sono passati in OVCI a Khartoum: la mente si riempi di nomi e di volti, di storie personali e di successi professionali.

Tutti hanno contribuito a rendere concreto l’impegno di OVCI che, responsabilmente, ciascuno ha portato avanti con pazienza e determinazione credendo che essere un piccolo frammento, non toglie la bellezza di essere parte di una lunga storia in questo paese che è il Sudan.

Un grazie speciale al team italiano che da poco ha iniziato la sua avventura a Khartoum: Stefano, Tatiana e Sebastiano, a Silvana che con la sua presenza ha aiutato i loro primi passi in questo mondo difficile ed affascinante allo stesso tempo.

Rita Giglio, Vice-Presidente OVCI

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